Molti conoscono le agevolazioni relative al mutuo per l’acquisto di una prima casa, ma cosa accade se invece hai intenzione di investire in una seconda casa?
Ne parliamo della guida che segue dove specificheremo che cosa si intende per seconda casa, quali sono le imposte previste per questo tipo di acquisto e di mutuo e concluderemo con una considerazione su quale importo potresti chiedere alle banche per un mutuo seconda casa.
In questo articolo si parla di:
Quando si parla di seconda casa?
Generalmente, per seconda casa si intende un’abitazione aggiuntiva rispetto alla dimora abituale.
Potresti acquistare una seconda casa per motivi diversi, ma nei casi più comuni si tratta di un investimento per una casa per le vacanze o per una casa da mettere a reddito, affittandola.
Non parliamo invece di seconda casa se hai già un immobile in tuo possesso, ma per motivi importanti (come ad esempio i danni causati da un terremoto), questa non possa essere utilizzata come abitazione principale.
Imposte e tasse sull’acquisto
Strettamente collegate al mutuo seconda casa sono anche le imposte e le tasse che dovrai sostenere per l’acquisto, molto diverse rispetto a quelle previste con un mutuo prima casa.
La tassazione si differenzia a seconda di chi ti venderà l’immobile, distinguendo tra:
- costruttore
- privato
Acquisto da costruttore
Quando colui che vende l’immobile è soggetto a IVA (per esempio un’impresa costruttrice), avrai l’obbligo del pagamento dell’IVA al 10% per le case accatastate come non di lusso e al 22% per quelle di lusso. L’imposta catastale e quella ipotecaria sono invece pari a 200 euro l’una.
Acquisto da privato
Se invece decidi di acquistare la seconda casa da un privato, l’imposta di registro che dovrai versare sarà pari al 9%, con il pagamento di tasse catastali e ipotecarie identiche a quelle relative ad una prima casa, ovvero 50 euro per ognuna.
Indipendentemente da colui presso il quale si effettua l’acquisto, dovrai pagare tutte le imposte relative alle seconde case come l’IMU (Imposta Municipale Propria), del tutto indipendente però dal mutuo.
Inoltre non è prevista alcuna detrazione Irpef per gli interessi passivi e gli oneri bancari nell’anno fiscale.
Torniamo per al mutuo di acquisto della seconda casa rispondendo ad una delle domande più comuni.
Quanto si può richiedere?
Le banche considerano questa tipologia di mutuo tendenzialmente più a rischio di insolvenza rispetto a quello relativo alla prima casa; di conseguenza i criteri per accedervi potranno essere più stringenti.
In linea di massima considera che ti verrà erogato un importo intorno al 60% del valore commerciale dell’immobile (anche se in alcuni casi è possibile ottenere di più) e i tassi di interesse saranno tendenzialmente più elevati.
Come avviene anche nei mutui per la prima casa, tieni anche presente che la rata non potrà superare 1/3 del tuo reddito mensile.
Anche la durata del mutuo potrebbe essere leggermente inferiore rispetto a quelle concesse per l’acquisto della prima casa, con mutui che di solito non superano i trent’anni di durata. Tuttavia ciò non significa che queste caratteristiche siano uguali per tutti gli istituti bancari; ecco perché consigliamo sempre di confrontare tra loro diverse opzioni, in modo da individuare il miglior mutuo seconda casa per le tue necessità.
Considera inoltre che in alcuni casi le banche tendono ad essere più permissive, come ad esempio se hai già attivo un mutuo per una prima casa che stai pagando da un po’ di tempo, potresti considerare la richiesta di un nuovo mutuo o di rimodulare quello in essere.
Considera infine che il mutuo seconda casa, esattamente come avviene per la prima, può essere soggetto a surroga, il che significa che potrai in qualsiasi momento trasferire il tuo finanziamento presso una banca che ti conceda condizioni migliori.