Conto Corrente per Commercianti

Ilenia Albanese
Esperta di conti correnti

La figura del commerciante, titolare, quindi, di Partita Iva, rientra nella categoria delle ditte individuali e, come tale, necessita di un conto corrente.

Il conto corrente dedicato ai commercianti è lo strumento associato alla Partita Iva che meglio soddisfa le esigenze del titolare dell’attività, permettendo di svolgere comodamente tutte quelle operazioni che, altrimenti, risulterebbero molto più complesse.

La disciplina stabilisce che le ditte individuali e i titolari di Partita Iva, perciò anche i commercianti, non siano obbligati per legge all’apertura di un conto corrente dedicato per il negozio. Questi, infatti, possono utilizzare il conto corrente personale, anche se cointestato con un familiare, per la gestione della liquidità relativa all’attività.

Tuttavia, non stupisce sapere che sorgono non pochi problemi nell’utilizzare lo stesso conto corrente sia per le operazioni personali che per quelle professionali. Infatti, un conto corrente personale può comportare maggiori controlli da parte delle banche e segnalazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ciò accade perché, a differenza del conto dedicato, un conto personale non permette di distinguere facilmente le entrate e le uscite relative all’attività lavorativa da quelle personali, soprattutto quando vi sono trasferimenti di importanti somme di denaro.

Ricordiamo, inoltre, che resta obbligatoria l’apertura e la tenuta di un conto legato all’attività lavorativa. Ma cerchiamo di capire l’utilità di aprire un conto corrente per il proprio negozio e quali vantaggi comporta.

Conto Corrente per Commercianti

I migliori conti correnti per commercianti

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A cosa serve il conto corrente per commercianti

Per quanto riguarda le ditte individuali, come nel caso dei commercianti, aprire un conto corrente dedicato è quasi obbligatorio viste le necessità che l’attività presenta.

Prima di tutto il conto corrente permette di tenere traccia di tutti i movimenti effettuati sul conto, fondamentale per i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, come prevede la legge, il conto corrente è fondamentale per versare i contributi attraverso il modello F24, che le banche rendono sempre più semplice direttamente dal portale online personale.

Infatti, questi prodotti realizzati ad hoc per i commercianti sono pensati dalle banche proprio per soddisfare tutte quelle esigenze legate all’impresa. Ad esempio, un commerciante che apre la sua attività al dettaglio avrà la necessità di servirsi del servizio Pos. Questo è uno strumento necessario per poter ricevere i pagamenti tramite carte di pagamento come carte di credito o di debito, oltre alle prepagate.

Sempre per i commercianti al dettaglio, fondamentali sono le fatture elettroniche diventate obbligatorie dal 2019 che, ad oggi, molte banche permettono di compilare ed emettere in pochi semplici click direttamente dall’home banking.

Invece, per quanto riguarda i commercianti che prediligono l’attività digitale, con i negozi virtuali, molti istituti bancari propongono servizi e funzionalità legate agli eCommerce.

Come scegliere un conto corrente per commercianti

Scegliere il miglior conto corrente per commercianti non è un’operazione semplice. Infatti, il processo  decisionale prevede la comparazione attenta e dettagliata dei diversi prodotti. Ad oggi, il mercato dei conti correnti per commercianti è molto vasto e comprende servizi e funzionalità di ogni sorta.

Per tale motivo, è fondamentale comprendere quali sono le esigenze che il conto deve soddisfare. Tuttavia, ci sono alcuni servizi che, in genere, sono indispensabili per tutti i conti correnti.

Per primi troviamo i modelli F24 che le banche di oggi rendono sempre più comodi e veloci, che permettono di pagare in sicurezza i contributi direttamente tramite home banking senza passare da intermediari, risparmiando anche tempo e denaro.

Fondamentale, poi, come abbiamo accennato, è il servizio Pos per i commercianti al dettaglio, sia che abbiano sede fissa che ambulante. Questo potente strumento permette, infatti, di ricevere i pagamenti effettuati con moneta elettronica.

Gli altri aspetti da prendere in considerazione, poi, sono:

  1. Servizi e funzionalità, scegliendo quelli che meglio soddisfano le esigenze della tipologia di attività.
  2. Prezzi: i costi relativi al conto corrente dedicati spesso sono contenuti, e prevedono canoni azzerabili e operazioni gratuite. Tuttavia, per scegliere il miglior conto bisogna bilanciare accuratamente i servizi necessari all’attività e i costi previsti.
  3. Strumenti di pagamento: gli strumenti di pagamento da prediligere sono quelli che il titolare reputa più convenienti e utili. Questi possono essere carte di debito o di debito, come le prepagate. Tuttavia, alcuni di questi strumenti indispensabili sono i bonifici, o gli assegni per posticipare ad una certa data un pagamento.
  4. Home banking: infine, l’home banking è uno strumento divenuto ormai indispensabile. Tramite internet o mobile banking, infatti, il commerciante può gestire in piena autonomia il conto corrente ed effettuare operazioni in pochi click. Questo strumento, inoltre, permette di risparmiare sulle commissioni previste presso gli sportelli della banca. Altro aspetto importante dell’home banking è quello di avere sempre e in tempo reale il quadro completo del conto corrente.
  5. Sicurezza: altro aspetto da prendere in considerazione è la sicurezza garantita dalla banca, sia come solidità dell’istituto bancario, sia per la gestione del conto corrente tramite accessi online.

I principali costi dei conti correnti per commercianti

Scegliere di aprire un conto corrente dedicato ai commercianti porta a grandi riflessioni riguardo ai costi relativi alla tenuta e alla gestione del conto. Tuttavia, ad oggi nel mercato sono presenti tantissimi prodotti a costo zero e con canoni irrisori, che permettono comunque di non rinunciare alla qualità e ai servizi necessari.

Per comprendere quali sono i costi relativi al conto bisogna considerare sia quelli fissi che quelli variabili.

I costi fissi sono quelli che comprendono il canone mensile o annuale della tenuta del conto e dei servizi accessori collegati ad esso, come può essere il servizio Pos. A questo si aggiunge, poi, l’imposta di bollo e la spesa di apertura. Questi, quindi, sono quei costi che non sono relativi all’utilizzo del conto ma alla sua semplice tenuta.

Per quanto riguarda il canone, oggi numerosi conti correnti online offrono soluzioni a canoni mensili irrisori o azzerabili e mesi di prova gratuiti. La spesa di apertura del conto, invece, è una da corrispondere solamente al momento, appunto, dell’apertura, e spesso è gratuita. Infine, l’imposta di bollo sul conto corrente per i commercianti si corrisponde annualmente e, secondo la normativa pro tempore vigente, è pari a 34,20 euro per le persone fisiche. In tal caso si possono prendere in considerazione gli istituti bancari che si fanno carico di tale costo. Spesso sono proprio le banche online che effettuano questo tipo di scontistica.

Invece, i costi variabili sono quelli relativi all’utilizzo del conto corrente e, per tanto, aumentano in relazione al numero delle operazioni effettuate. Tra questi, quindi, rientrano le commissioni e le spese relative all’emissione di bonifici bancari e ai prelievi presso gli sportelli o gli ATM.

Nella scelta del miglior conto corrente per commercianti, si possono prediligere quei prodotti in cui non sono previste commissioni né per i prelievi di contante, né per l’emissione di bonifici, condizioni presenti soprattutto nei conti correnti online.

Come aprire un conto corrente per commercianti

Al momento dell’apertura del conto corrente per commercianti da associare al proprio negozio, fisico o virtuale, così come per i conti correnti aziendali, è necessario presentare alcuni documenti relativi all’impresa e quelli del titolare. Quindi, la documentazione richiesta in genere prevede:

  • Copia della Partita Iva rilasciata dall’Agenzia dell’Entrate
  • Iscrizione alla Camera di Commercio
  • Documento d’Identità in corso di validità del titolare (passaporto o carta d’identità)
  • Codice fiscale o tessera sanitaria del titolare del negozio

Questi documenti sono richiesti anche nel caso di conti correnti online. In tal caso la procedura è molto breve. Per la firma del contratto e la conferma dell’identità viene richiesta una breve videochiamata e, al termine della procedura, in poco tempo arriva tutto il materiale all’indirizzo indicato, come carte di credito o di debito e la copia del contratto.