Conti correnti con deposito titoli

Francesco Sarti
Esperto finanza e risparmio

In questo articolo ci occuperemo in particolare del servizio offerto dalle banche grazie ai conti correnti con deposito titoli, un modo pratico e guidato per approcciare al settore finanziario, senza incorrere in rischi eccessivi e ricevere sempre il supporto di personale competente e specializzato.

I migliori conti con deposito titoli

Conto
Caratteristiche
Voto / vantaggi
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In cosa consiste un conto corrente con dossier titoli

Questo tipo di prodotto consente una doppia funzionalità:

  1. da un lato permette il classico accumulo di denaro presso un conto deposito a proprio nome;
  2. dall’altro incentiva il cliente ad investire lo stesso in titoli ed azioni di vario genere e livello di difficoltà, in base alle possibilità economiche del momento e del grado di rischio che si intende assumere. L’istituto di credito, in questo caso, funge quindi anche da fondamentale consulenza, direzionando l’investitore verso le soluzioni più idonee, dopo averne valutato attentamente il profilo.

E’ bene ricordare che i due concetti sono indissolubilmente integrati fra loro, in quanto non è possibile operare un’attività di trading attraverso la banca se non si possiede un conto corrente presso la stessa.

Come opera un conto corrente con deposito titoli

A seguito di questa prima analisi preliminare possiamo affermare che il conto corrente con deposito titoli altro non è che un conto di appoggio, dal quale poter effettuare le proprie operazioni finanziarie ed immettere sul mercato flussi di denaro da far circolare.

Si tratta quindi di due elementi correlati che consentono, attraverso una base comune, di amministrare ed accumulare denaro e nello stesso tempo cederlo ed investirlo attraverso le obbligazioni, sempre grazie all’intervento di mediazione della vostra filiale bancaria di fiducia.

Per comprendere meglio il meccanismo, tuttavia, in primo luogo è necessario conoscere le varie tipologie di investimento che si possono effettuare, in base al tipo di titoli sui quali si intende investire. Gli stessi possono essere suddivisi in sei principali class

  • Titoli di stato: si tratta dei più conosciuti anche dagli investitori più inesperti, in quanto trasmettono un’idea di maggiore stabilità e sicurezza rispetto al concetto di privato. Questi sono emessi sul mercato azionario dallo stato stesso. I più celebri sono i BTP, acronimo che sta per buoni del tesoro pluriennali, e i BOT, buoni ordinari del tesoro;
  • Certificati azionari: in questo caso parliamo di veri e propri contratti che attestano la propria partecipazione, in quote più o meno consistenti, a società per azioni, le cosidette SPA;
  • ETF: sigla inglese che significa exchange-traded found, sono fondi di investimento dalle caratteristiche particolari e che necessitano di una competenza più approfondita per essere esplorati correttamente;
  • Warrant: questa tipologia consiste in un buono che consente l’acquisto, in un tempo predefinito e ad un prezzo stabilito, di una serie di titoli provenienti da un determinato settore di investimento;
  • Derivati: dal nome stesso, sono titoli che modificano il proprio prezzo e valore di mercato in funzione del comportamento di un altro prodotto, risultandone totalmente dipendenti;
  • Obbligazioni varie.

Quali sono le funzioni della banca?

Lo scopo dell’Istituto di credito al quale decidete di affidare le vostre operazioni è molteplice.

Da un lato individuerà i settori in linea con le esigenze, consigliandovi i migliori investimenti per la vostra condizione economica attuale, dall’altro gestirà tutta la parte amministrativa che questi compiti comportano, trattandosi di situazioni complesse da gestire con la massima cura di ogni passaggio.

Nello specifico, un consulente della banca, esperto nel settore, si occuperà per vostro conto delle seguenti operazioni:

  1. iniziare e portare a termine acquisti, cessioni o rimborsi di titoli azionari di vario genere;
  2. registrare in tempo reale, a livello contabile, i prodotti in entrata e in uscita, in modo da non generare situazioni di errate sovrapposizioni;
  3. esercitare il diritto di opzione su obbligazioni interessanti nel caso il cliente abbia necessità di maggiore tempo per decidere e concludere;
  4. permettere all’investitore di operare sulle piattaforme più avanzate del mercato, come quelle CFD, esenti dal pagamento dell’imposta di bollo per il deposito dei titoli.

Si tratta di consigli, aiuti e trucchi che permettono una più serena gestione del trading finanziario, lasciando al cliente la propria possibilità di scelta ma direzionandolo verso le miglior soluzioni applicabili, grazie ad una conoscenza specifica del settore che solitamente non compete a tutti gli investitori.

I costi del conto con deposito titoli

In primo luogo potete scegliere se fare di questo tipo il vostro unico conto corrente, operando solo dallo stesso come fonte primaria ed home banking, oppure decidere di aprirne un secondo solo con lo scopo di perseguire la vostra attività finanziaria di acquisto e cessione delle obbligazioni, distinguendo le due funzioni.

Nel primo caso il conto corrente con deposito titoli sarà collegato e dipendente da quello classico, non comportando alcun costo aggiuntivo di apertura per il cliente; nel secondo caso il nuovo conto dedicato all’attività di trading sarà aperto solo successivamente e richiederà una esborso aggiuntivo trattandosi di un prodotto differente.

In entrambi i casi è comunque necessario sostenere delle spese fisse ed altre calcolate in base all’ammontare degli investimenti e del denaro in giacenza presso la banca.

Vediamo quali sono quindi i principali costi da sostenere

imposta di bollo: si tratta di una tassa fissa che vale lo 0,2% del denaro fermo sul conto, visionabile sull’estratto conto annuale. Può accadere che la banca esoneri talvolta il cliente dal suo pagamento, accollandosene i costi come agevolazione ed incentivo a scegliere le proprie offerte;

diritto di custodia: parliamo di un importo fisso stabilito analizzando la tipologia di obbligazioni acquistate e gestite dall’istituto di credito prescelto. Lo stesso muta in base al paese di origine dei titoli sui quali si è scelto di investire;

Commissioni: le stesse sono stabilite in percentuale o a forfait, in base alle condizioni che ogni baca propone e che meglio si adattano alle esigenze del cliente. Variano in base al numero di operazioni effettuate, del tipo di investimenti conclusi, e a che tipo di gestione intendete dare al nostro conto corrente, in base all’importanza e allo sviluppo della nostra situazione.

Come trasferire i soldi se si cambia banca

Fino a poco tempo fa si trattava di un’operazione difficoltosa e che prevedeva dei costi, successivamente eliminati con una legge a favore dell’utente.

Oggi fortunatamente è possibile trasferire il proprio conto di deposito titoli presso un istituto di credito differente se si decide di cambiarlo, magari beneficiando di agevolazioni e condizioni migliori.

I tempi per effettuare questa operazione sono tuttavia ancora oggi piuttosto lunghi, variando da un minimo di 30 giorni ad un massimo di due mesi.

E’ consigliabile recarsi presso la vecchia filiale, al fine di accelerare i tempi di chiusura del conto, molto più lunghi se decidete di affidarvi ad una raccomandata, e poi provvedere ad aprirne uno nuovo richiedendo il trasferimento dei propri titoli.

Tuttavia queste operazioni prevedono delle variabili fiscali nel caso in cui cambi l’intestatario del conto corrente o si aggiunga un nuovo cliente a quello già presente, in un’operazione di cointestazione.

In tal caso, è come se le obbligazioni venissero comprate nuovamente una seconda volta, acquisendo il valore al momento del cambio e non quello originario. Potrebbe essere un aspetto positivo se si procede con una plusvalenza, comunque tassata, ma anche negativo se nel corso del tempo il titolo ha diminuito il suo prezzo di mercato.

Per questo è sempre consigliabile cercare di mantenere lo stesso nome sul conto corrente in caso di trasferimento, in modo da non intaccare un patrimonio faticosamente costruito e mantenere la medesima base, pur gestendola secondo criteri differenti e più adeguati alle vostre esigenze.

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