Calcolo interessi bancari: guida e formula

Ilenia Albanese
Esperta di conti correnti

Nel momento in cui un correntista versa o deposita i soldi nel proprio conto corrente, l’istituto bancario dispone di questa liquidità. La banca, d’altro canto, riconosce un “compenso” al cliente, una sorta di remunerazione che matura nel tempo.

Stiamo parlando degli interessi attivi che la banca calcola sulle somme presenti sul conto corrente. Per l’istituto rappresenta un “premio” per il cliente che ha depositato la sua liquidità.

Molto spesso si tratta di percentuali molto basse che, al netto delle tasse, non costituiscono alcun guadagno per il correntista, soprattutto se oltre agli interessi attivi la banca calcola anche gli interessi passivi che in genere sono nettamente superiori ai primi.

Tuttavia, ci sono dei conti correnti che offrono una percentuale più rilevante. Ciò vale sia per i conti deposito e sia per i conti correnti.

In questo articolo vedremo come funziona il calcolo degli interessi bancari sulle somme presenti sul conto corrente e tutte le informazioni da conoscere per capire quanto è conveniente un conto con interessi.

Tipologie di interessi attivi

Gli interessi si suddividono in attivi e passivi. I primi rappresentano un guadagno per il correntista, mentre i secondi sono quelli che il cliente è tenuto a corrispondere all’istituto bancario in caso di prestiti, mutui o finanziamenti.

Inoltre, gli interessi attivi possono essere semplici o composti.

  • Interessi semplici: corrispondono all’importo maturato entro un certo periodo prestabilito, che in genere è di un anno.
  • Interessi composti: sono quelli che maturano sul capitale iniziale sommato agli interessi già maturati.

Formula per il calcolo degli interessi

La formula per calcolare gli interessi attivi maturati sul conto è molto semplice ed è composta da tre fattori:

  • Tasso d’interesse annuo
  • Capitale depositato
  • Tempo in giorni

Si tratta di un’operazione matematica facile, ma per cui è necessario conoscere tutti i dati fondamentali.

Per il calcolo dell’interesse basta, poi, moltiplicare il capitale per il tasso d’interesse annuo che la banca riconosce per il numero di anni presi in considerazione.

Per cui, la formula è:

Interesse = (Capitale depositato * Tasso d’interesse annuo * Tempo in giorni) / 36500

Il risultato ottenuto rappresenta l’interesse lordo maturato nel periodo di riferimento. A questo, però, bisognerà sottrarre le imposte e le tasse sugli interessi bancari.

Questa formula vale sia per i conti correnti che per i conti deposito.

Sugli interessi viene, quindi, applicata una ritenuta fiscale che per legge equivale al 26% e consiste in un prelievo direttamente dall’istituto bancario. La ritenuta è disciplinata dal comma 2 dell’art. 26 del D.P.R. n. 600 del 1973 in materia di accertamento delle imposte sui redditi.

Conti correnti che offrono interessi

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