Come prendersi cura dei propri cari familiari anche nel peggior caso di morte? La vita è talmente imprevedibile che può coglierci alla sprovvista!
Sempre meglio essere preparati ad ogni imprevisto: la sorte può prendersi gioco della nostra vita!
Hai mai pensato a cosa accadrebbe ad un nucleo familiare se venisse a mancare l’unico produttore di reddito?
Quali sarebbero le conseguenze negative sulla stabilità del tenore della vita? Lo scopo dell’assicurazione vita caso morte è proprio quello di rimediare quanto più possibile al danno economico conseguenze la morte di una persona, specie se questi rappresenta una fonte di reddito per l’intera famiglia.
Nel caso in cui un domani non ci fossimo più, il contratto assicurativo caso morte consentirebbe di prenderci cura dei nostri cari eredi.
Scopriamo in questa guida che cos’è e come funziona una polizza assicurativa caso morte.
In questo articolo si parla di:
Assicurazione vita caso morte: cos’è?
L’assicurazione vita caso morte è un contratto assicurativo in cui a fronte del pagamento di un premio in un’unica o più soluzioni, la Compagnia assicurativa si impegna a pagare a favore di uno o più beneficiari (eredi del de cuius) determinate prestazioni, nel caso in cui si verifichino eventi connessi con la durata della vita del soggetto sottoscrittore.
Tra le forme assicurative sulla vita si possono distinguere: le polizze vita caso morte, le polizze per il caso vita e quelle miste.
In questa guida concentriamo l’attenzione proprio sulla prima tipologia: le assicurazioni vita caso morte.
La sottoscrizione di una polizza assicurativa caso morte comporta il pagamento ai soggetti beneficiari di una somma in caso di decesso del soggetto assicurato.
Polizza assicurativa caso morte: quali sono le tipologie sottoscrivibili?
Si possono sottoscrivere due diverse tipologie di contratti assicurativi caso morte: assicurazioni temporanee caso morte e assicurazioni a vita intera.
#1. Assicurazioni temporanee caso morte o TCM
Questa tipologia di assicurazione garantisce ai beneficiari un capitale in caso di decesso del soggetto assicurato, se avviene entro un lasso temporale prefissato contrattualmente.
Il versamento dei premi non è motivato da finalità di risparmio: non è prevista alcuna parte del premio capitalizzata per poi essere restituita al termine.
Per questo, non c’è riserva matematica e neppure possibilità di riscatto o riduzione.
Si tratta di una polizza che assicura il puro rischio di morte, come se fosse una sorta di scommessa!
Al termine della scadenza contrattuale, se non si è verificato l’evento premorienza del sottoscrittore, i premi restano acquisiti dalla Compagnia assicurativa.
Il capitale assicurato viene predefinito all’atto della sottoscrizione contrattuale e può essere costante, crescente o decrescente.
La garanzia comprende i casi di morte avvenuti sia per cause naturali che per infortunio.
In effetti, a seconda della Compagnia assicurativa con cui si decide di stipulare l’assicurazione vita caso morte, in linea generale, sono poche le cause di morte escluse dalla garanzia e riguardano patologie particolari e infortuni subiti in circostanze eccezionali.
Il suicidio, ad esempio, è contemplato nelle cause di decesso comprese in garanzia, a condizione che il decesso dell’assicurato si verifichi dopo almeno 24 mesi dalla sottoscrizione della polizza.
La formalizzazione di una TCM è indicata per integrare le polizze infortuni che escludono eventi come i tumori e gli infarti, compresi nelle polizze ramo vita.
Nelle polizze assicurative caso morte si distinguono quelle a capitale crescente, interessanti per chi vuole proteggersi dall’inflazione.
Quelle a capitale decrescente che possono interessare a chi ha acceso un prestito di medio-lungo termine come un mutuo e vuole tutelare la famiglia in caso di morte.
Questa tipologia di polizza, infatti, è quasi sempre richiesta dalle banche quando si sottoscrive un mutuo.
In questo caso, la banca è designata come beneficiaria irrevocabile del contratto ed il capitale liquidato, in caso di morte dell’assicurato, sarà pari al debito residuo rimasto da ammortizzare all’epoca del decesso del mutuatario.
In tale modo, l’istituto creditizio si garantisce la copertura dell’obbligazione assunta nel caso in cui la premorienza del cliente avvenga entro la durata contrattuale prevista.
Un’altra forma interessante di copertura assicurativa caso morte per gli imprenditori, le ditte individuali e le società è la c.d. polizza keyman.
Questa tipologia di assicurazione vita caso morte è ideale nei casi in cui il decesso dell’imprenditore o dei soci metta a repentaglio la continuità della vita aziendale.
Questa polizza risponde al bisogno di proteggere l’azienda in caso di improvvisa mancanza degli “uomini chiave”.
All’assicurazione temporanea caso morte può essere aggiunta un’interessante garanzia accessoria: l’assicurazione complementare infortuni che garantisce in caso di decesso:
- il raddoppio de capitale se la morte avviene per infortunio,
- la triplicazione del capitale se il decesso avviene per infortunio causato dalla circolazione stradale dei veicoli.
La durata massima per le TCM è di 20 anni, anche se in commercio si possono trovare Compagnie assicurative che offrono la possibilità di sottoscrivere assicurazioni temporanee caso morte la cui durata è di 30 anni.
#2. Assicurazioni a Vita Intera
La seconda tipologia di polizza assicurativa ramo vita caso morte è quella a Vita Intera.
Si tratta di un contratto assicurativo che garantisce al beneficiario il pagamento di un capitale o di una rendita in caso di decesso dell’assicurato in qualsiasi momento in cui si verifichi.
La caratteristica principale di questa polizza è quella di non esserci alcuna scadenza prefissata: la durata del contratto coincide con la vita intera dell’assicurato.
Si ricorda che per queste forme di assicurazione è prevista la facoltà di riscatto.
Il capitale può essere rivalutabile: gli importi delle rate di premio pagati dal contraente confluiscono in un fondo gestito dalla Compagnia, in modo tale da generare rendimenti che si consolidano e fanno lievitare la prestazione promessa dalla polizza.
Assicurazione vita caso morte: è necessaria la visita medica?
Per le assicurazioni caso morte è richiesta la visita medica preventiva, ma è anche prevista la possibilità, per capitali contenuti, di contrarre l’assicurazione con la semplice compilazione di un questionario sanitario.
In questo caso, l’assicurazione entra in vigore dopo un certo periodo dalla stipulazione del periodo di carenza, salvo che la morte del soggetto assicurato non sia conseguenza di un infortunio o di malattie infettive acute.
In caso di decesso nel periodo di carenza, la Compagnia assicurativa restituisce i premi.
Assicurazione vita caso morte: a chi conviene?
In conclusione, questa tipologia di polizza assicurativa ramo vita è adatta per i capofamiglia che vogliono tutelare i propri familiari (coniuge, convivente, figli, genitori, etc.) in caso di morte prematura o in caso di presenza di figli naturali nati fuori dal matrimonio, nel caso di convivente more uxorio, persona cara non parente che in caso di successione sarebbe escluso dalla quota di legittima.