Sei al momento disoccupato e non hai una busta paga, ma avresti comunque bisogno di un conto corrente e non sai se puoi aprirlo? La risposta è sì e in questa guida non solo ti aiuteremo a capire come fare ma ti aiuteremo anche a scegliere il conto più adatto per te e per il momento che stai vivendo.
L’apertura del conto, dunque, non è preclusa a chi non ha una busta paga, anche perché spesso l’accredito dello stipendio non è una condizione senza la quale non è possibile aprire un conto (l’accredito viene di solito richiesto solo per accedere a offerte, promozioni o sconti sul canone mensile).
Pertanto, sì, puoi avere un tuo conto corrente, ovviamente senza tutti i servizi che magari potrebbero essere previsti per chi ha una busta paga, come per esempio la carta di credito.
Ecco cosa offre il mercato per coloro che non hanno una busta paga ma necessitano di un conto.
In questo articolo si parla di:
I conti più adatti per disoccupati (Dicembre, 2024)
- Canone: 0 €
- Bollo: 34,2€ se giacenza > 5000€
- Prelievi ATM stessa banca: 0€
- Bonifici OnLine: 0€
- C. di debito: 0€
- C. di credito: 2€/azzerabile
- Interessi Attivi: 0%
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Carta di debito inclusa
CANONE ZERO
- Prepagata: Con IBAN
- Canone: 2,90 €/mese
- Circuito: Mastercard
- Limite Ricarica: 50000€
- Limite Spesa: Saldo della carta
- Limite Prelievo: 1000€ / giorno
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Cashback sugli acquisti
Ricarichi gratis
- Canone: €3,75 azzerabile (0€ il 1°anno)
- Bollo: 0€ se giacenza < 5000€
- C. di debito: inclusa
- C. di credito: €12/anno
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Operazioni incluse nel canone illimitate
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Perché aprire un conto se si è disoccupati
Perché dovresti aprire un conto in un momento così particolare della tua vita? I motivi possono essere i più svariati. Tra questi, c’è il fatto che anche se non hai più uno stipendio fisso, devi comunque pagare l’affitto o la rata del mutuo e non c’è cosa migliore di farlo con un addebito sul conto corrente.
In un periodo, poi, in cui sei in particolari ristrettezze, un conto può aiutarti a gestire le tue finanze, a vedere come spendi i soldi, a monitorare le uscite e le eventuali poche entrate. E a proposito di entrate, se per esempio sei disoccupato perché sei stato licenziato e hai diritto alla Naspi, ossia all’indennità di disoccupazione che l’Inps o altro ente di previdenza accrediterà sul tuo conto corrente. Inoltre, il conto potrebbe essere l’ideale se hai smesso di lavorare da poco e devono accreditarti magari la tredicesima o la quattordicesima maturati.
Infine, non appena troverai un nuovo lavoro il conto sarà la prima cosa che ti chiederanno per accreditarti lo stipendio.
In questo momento, comunque, che non hai una busta paga un conto corrente deve servirti per operazioni molto basiche e non avere costi di mantenimento.
Come scegliere il conto corrente per disoccupati
Alla luce di quanto abbiamo detto e visti i conti correnti sopra, quali caratteristiche e funzionalità dovrebbe avere un conto per chi è disoccupato? Eccole:
- essere a zero spese (zero spese di apertura e canone gratis)
- ricevere bonifici in entrata ed effettuarne in uscita
- prelievi gratis negli ATM della propria banca/all’estero
- home banking e mobile banking
- carta di debito
Essere a zero spese e con canone gratis
Avere un conto che sia zero e spese e zero costi di apertura sicuramente è fondamentale per chi in questo momento è senza un reddito.
Sarebbe anche l’ideale che il conto non prevedesse l’imposta di bollo pari a 34,20 euro (normalmente dovuta per giacenze sul conto superiori ai 5mila euro) ma ormai pochissime banche danno questa possibilità.
Bonifici in entrata e in uscita
Se poi i bonifici possono essere fatti gratuitamente online, ancora meglio. Questo aspetto è importante ad esempio per pagare l’affitto, ma anche per, come dicevamo, ricevere l’eventuale indennità di disoccupazione o arretrati del vecchio lavoro.
Prelievi gratis negli ATM
Spesso prelevare comporta delle commissioni. Ecco perché è importante scegliere un conto che preveda i prelievi gratuiti nella propria banca, ancor meglio se in tutti gli ATM d’Italia.
Home banking e mobile banking
Per tenere sotto controllo le proprie spese, le entrate, la situazione finanziaria, un ottimo aiuto arriva da un conto che puoi gestire online via PC o via app grazie al mobile banking, anziché andare allo sportello. Un conto simile deve prevedere tutta una serie di operazioni gratuite anche per il fatto che sei tu a gestirle in autonomia.
Carta di debito
Altra caratteristica importante è avere, collegata al conto, una carta di debito per appunto effettuare i prelievi ma anche pagare nei vari negozi o in altre strutture senza dovere usare i contanti.
Meglio un conto corrente o una carta conto?
Per i disoccupati una valida alternativa al conto corrente potrebbe essere una carta conto. Di cosa si tratta? Non è come un vero e proprio conto corrente, ma ha molte caratteristiche in comune con quest’ultimo.
È una carta dotata di un IBAN, il che significa che si può usare la carta conto per effettuare e ricevere bonifici, ma anche per fare dei pagamenti online, solo per le somme presenti effettivamente sulla carta. Rispetto a un conto tradizionale, però, con le carte conto si può fare affidamento, come metodo di pagamento, solo sulla funzione bancomat dovendo invece rinunciare ai pagamenti rateizzati o posticipati (tramite carte revolving o carte di credito) o agli assegni (compresi quelli circolari). A ogni modo, comunque, una carta di credito nel periodo in cui sei senza reddito ti sarebbe preclusa.
Queste ovviamente sono le nostre dritte per scegliere al meglio, alla luce della situazione che stai vivendo.
Se sei un giovane disoccupato potresti optare anche per un conto per giovani.