A differenza di quanto accade con altre forme di finanziamento, bastano pochi elementi per fare il calcolo della cessione del quinto e per farsi un’idea di quanto denaro si può ricevere in prestito. Ecco quali dati bisogna considerare e come si fa per calcolare la rata, nel caso dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
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Come si fa il calcolo della cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un prestito particolare, perché viene rimborsato con delle rate trattenute direttamente alla fonte. Il prestito ha una durata massima di 10 anni, mentre l’importo della rata non può superare un quinto della retribuzione netta.
Basta conoscere l’importo della retribuzione (o della pensione) mensile per dedurre quanto si può pagare ogni mese. Aggiungendo gli oneri per gli interessi, per la polizza assicurativa e per le spese accessorie, si può stimare il montante del finanziamento e calcolare l’importo della cessione del quinto.
Il calcolo della rata della cessione del quinto
Il sistema più semplice per fare il calcolo della rata della cessione del quinto è partire dallo stipendio o dalla pensione netta mensile.
Nel caso dello stipendio, è sufficiente dividere la retribuzione netta per 5: l’importo ottenuto corrisponde alla cifra massima che può essere trattenuta dallo stipendio.
Nel caso dei pensionati il calcolo è simile, con la sola differenza che bisogna tener conto della quota di salvaguardia della pensione, vale a dire la quota che non può essere attaccata da trattenute di alcun tipo. Questa quota corrisponde all’importo della pensione minima e rappresenta una specie di garanzia per i pensionati.
Il calcolo preciso della rata della cessione del quinto è contenuto nel certificato di stipendio o, per i pensionati, nel documento che contiene la quota cedibile. Questi documenti vanno richiesti al proprio datore di lavoro oppure all’istituto di previdenza e vanno consegnati alla banca al momento della richiesta del finanziamento.
Simulazione della cessione del quinto
Ora che è chiaro come si fa il calcolo della cessione del quinto, possiamo fare un esempio per avere una sorta di simulazione della cessione del quinto, evidenziando le differenze che ci sono nel caso di un lavoratore dipendente o di un pensionato.
Prendiamo ad esempio un lavoratore dipendente che ha uno stipendio netto mensile di 1.200 euro. Il lavoratore percepisce sia la tredicesima sia la quattordicesima: la sua retribuzione netta annuale sarà quindi di 16.800 euro. Dividendo per 12 questa cifra si ottiene la retribuzione mensile che fa da base per il calcolo della rata: nel nostro caso è pari a 1.400 euro, pari a una rata prelevabile di 280 euro.
Nel caso di un pensionato con una pensione netta mensile di 1.200 euro il calcolo cambia leggermente, dal momento che per i pensionati non esiste la quattordicesima. Semplificando, ipotizziamo che l’importo della tredicesima sia lo stesso della pensione netta: la retribuzione annua sarà quindi pari a 15.600 euro, con una rata cedibile di 260 euro.
Una volta che abbiamo un’idea dell’ammontare della rata, possiamo calcolare a grandi linee la somma che si può ottenere con il finanziamento. Considerando il fatto che la durata massima del prestito con cessione del quinto è di 120 rate, il lavoratore dipendente che abbiamo considerato nell’esempio potrà richiedere un finanziamento con un montante che arriva fino a 28.000 euro, mentre il pensionato potrà avere un prestito fino a 26.000 euro.
Per ricavare l’importo del finanziamento vero e proprio si dovranno dedurre dal montante le spese accessorie, gli interessi e il costo della polizza assicurativa.
L’importo netto ottenuto in prestito dipenderà dai tassi applicati alla cessione del quinto: con un TAEG del 7,5% il lavoratore dipendente riceverà un finanziamento netto di 16.000 euro, ad esempio, mentre nel caso del pensionato il prestito che si ottiene con lo stesso tasso è di circa 15.000 euro.